Sui nostri smartphone impazzano le app. Le utilizziamo per ordinare del cibo, per effettuare operazioni bancarie e per tanto altro ancora. Ma come creare un’applicazione?
Sviluppare un’app non è certamente un gioco da ragazzi: si tratta di un argomento molto vasto e complesso, a volte difficilmente comprensibile da parte di quelli utenti sprovvisti di una formazione tecnica.
Nelle prossime righe cercheremo di spiegare nella maniera più semplice e chiara possibile tutte le fasi necessarie per progettare una web app.
Progettare un’applicazione Web: i 6 step fondamentali
La fase di progettazione è fondamentale per ottenere un software performante e ottimizzato sulle esigenze del cliente. Spesso le aziende di sviluppo hanno metodologie differenti, ma quando si vuole creare un’app non si può prescindere da queste sei fasi:
- Analisi
- Prototipazione
- Definizione architettura
- Sviluppo
- Test
- Pubblicazione
Ognuna delle fasi elencate rappresenta un tassello fondamentale nella riflessione su come creare un’applicazione: analizziamole tutte nel dettaglio!
Come creare un’applicazione? Partendo dall’analisi
Non c’è una fase più o meno importante dell’altra, ma sicuramente una buona analisi di partenza è essenziale. Infatti, se questa operazione verrà effettuata non correttamente si avranno delle ripercussioni negative nelle fasi successive.
Il primo step dell’analisi riguarderà l’ascolto del cliente: bisogna comprendere le sue esigenze ed individuare la soluzione migliore per sviluppare un’applicazione mobile in grado di soddisfare le sue richieste. Il passo successivo sarà definire le funzionalità che caratterizzeranno l’applicazione.
Un bravo sviluppatore, grazie alla sua esperienza, saprà tradurre i desideri del cliente in un’app ottimizzata utilizzabile con facilità da qualunque utente.
Dal progetto al modello: la prototipazione
Una volta definite le varie funzionalità dell’applicazione, è necessario creare un primo prototipo da sottoporre al cliente.
Spesso questa fase viene sottovalutata, ma è di grande importanza perché permette al cliente di visualizzare le modalità in cui verrà realizzata l’applicazione e soprattutto di avere una prima idea di quelle funzionalità definite precedentemente.
In questa fase le strade percorribili saranno diverse. È possibile mostrare al cliente una ricostruzione grafica di quello che sarà l’applicazione, il cosiddetto mockup, oppure realizzare un vero e proprio prototipo interattivo con dati simulati. La scelta tra un modello o l’altro dipenderà sostanzialmente dalla complessità e dal budget del progetto.
Nelle diverse fasi su come creare un’applicazione, la prototipazione offre da un lato l’opportunità al cliente di sapere in anticipo quale sarà il risultato finale, e dall’altro tutela lo sviluppatore validando il progetto dal punto di vista grafico.
Definire l’architettura dell’app
Un altro passaggio cruciale nello sviluppo di un’applicazione sarà la definizione della sua architettura. A seconda della tipologia di applicazione da riprodurre potrà essere più o meno complessa.
In questa fase gli aspetti da definire solitamente saranno i seguenti:
- infrastruttura su cui girerà l’applicazione, la quale potrà essere in cloud o sviluppata direttamente in azienda (on promise);
- database in cui verranno salvati i dati;
- linguaggio di programmazione con cui verrà effettuato lo sviluppo;
- modalità di integrazione con software esterni (se necessaria);
- definizione dei protocolli di autenticazione (se sono presenti aree riservate agli utenti). È un aspetto molto importante, in quanto se non strutturato correttamente potrebbero esserci delle ricadute direttamente sulla sicurezza dell’applicazione.
Tutti questi elementi dovranno essere valutati attentamente da tecnici esperti.
Sviluppare un’app
Nella riflessione su come creare un’app la fase di sviluppo rappresenta indubbiamente l’aspetto più rilevante. In base alla mole di lavoro e al tempo richiesto per la pubblicazione finale, potrebbe essere necessario il lavoro di uno o più sviluppatori.
La gestione di un team di sviluppo non è da sottovalutare ed è una competenza che si acquisisce in anni di esperienza. Tutto sommato, se le metodologie di sviluppo verranno ben definite, così come i compiti di ogni sviluppatore, la fase di sviluppo non sarà particolarmente problematica.
Come si crea un’applicazione? Il momento del test
La fase di test, spesso sottovalutata, è anch’essa di fondamentale importanza.
Esistono due principali tipologie di test che devono essere prese in considerazione quando si ragiona su come creare un’applicazione:
- test legati al codice che dovranno essere implementati dagli sviluppatori durante lo sviluppo. Attraverso questi sarà possibile risolvere bug di sviluppo prima che l’applicazione venga pubblicata. I test potranno essere automatizzati così da verificare ad ogni rilascio del software che tutte le funzionalità siano ottimizzate e che non siano presenti nuovi bug;
- test realizzati dagli utenti. Potranno essere effettuati anche in momenti intermedi così da verificare che lo sviluppo proceda correttamente e le funzionalità siano implementate correttamente. Una volta pubblicata l’applicazione, solitamente verranno ripetuti durante i rilasci di nuove funzionalità;
Il numero di test viene definito con il cliente in base al progetto da realizzare e al budget a disposizione.
In linea generale si effettueranno più test sulle funzionalità più importanti dell’applicazione, mentre il numero si ridurrà nelle sezioni meno rilevanti. Così facendo, si conterranno anche i costi e i tempi di sviluppo.
L’ultimo step nella progettazione di un’app: la pubblicazione
La pubblicazione dell’applicazione è un’attività che dipende molto dal tipo di architettura scelta. Prima di lanciare online la nuova app è necessario compiere i seguenti passaggi:
Solitamente queste sono le attività principali da effettuare:
- Definizione dominio e relativi DNS
- Installazione infrastruttura
- Configurazione servizi
- Installazione Database
- Installazione software
L’installazione del software verrà ripetuta ogni qual volta si pubblicherà una nuova funzionalità. Tuttavia, è possibile automatizzarla: in questo modo sarà possibile implementare facilmente l’applicazione con nuove release ed il cliente potrà testare immediatamente le nuove funzionalità segnalando tempestivamente eventuali disguidi.